Dialetto romanesco

Dialetto romanesco
Parlato inBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lazio
Locutori
Totale~2.000.000
ClassificaNon nei primi 100
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Italiche
  Romanze
   Italo-occidentali
    Italo-dalmate
     Italo-romanze
      Italiano centrale
       Dialetto romanesco
Statuto ufficiale
Regolato daAccademia Romanesca
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Tutti l'omini nascheno lìbberi e uguali 'n dignità e diritti. Capaci come so de raggione e de coscenza, hanno da comportasse l'uno coll'artro 'n spìrito de fratellanza.
Area di diffusione dei Dialetti mediani
(III b - dialetto romanesco)

Ciò che oggi s'intende con dialetto romanesco[1] è un codice linguistico molto simile all'italiano: ha subito un processo di fiorentinizzazione in epoca preunitaria che lo rende assai affine all’italiano, che coincide col fiorentino emendato, anticipando un processo che gli altri dialetti subiranno in epoca postunitaria[2]. Appartiene al gruppo dei dialetti mediani, ma diverge da essi in alcuni tratti tipicamente toscani,[3] diffusi in città durante il Rinascimento dalle allora cospicue (e ricchissime) nationes toscane di stanza a Roma e dalla Corte papale. La sua grammatica perciò si discosta poco da quella italiana, fondata com'è appunto sul toscano, e un italofono può capire agevolmente gran parte di un discorso in romanesco. Specialmente nei parlanti appartenenti ai ceti più bassi, il romanesco presenta una ricchezza di espressioni e modi di dire decisamente notevole, in continuo sviluppo. La distanza che separa la varietà contemporanea di romanesco da quella consacrata nella letteratura dialettale classica (quella del Belli) va sempre più aumentando.

Nei tempi attuali ricorre anche saltuariamente il termine neoromanesco, usato per indicare un gergo parlato nelle periferie romane che «si allontana notevolmente dalla parlata del centro per creare una sua lingua periferica, originale nella sapiente utilizzazione del gergo giovanile e nel frequente apporto di conii personali...».[4]

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  2. ^ Massimo Palermo, Linguistica italiana, Bologna 2020, pp.259-260
  3. ^ Paolo D'Achille, Italiano e dialetto a Roma, in Magazine Enciclopedia Treccani. URL consultato il 28 gennaio 2019.
  4. ^ Pier Mattia Tommasino, La befana e er battiscopa, Edizioni Cofine, 2006. Presentazione di Ugo Vignuzzi.

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